CRISTIAN PALUMBO

Difensore
Nato a Roma il 12 marzo 1989
Esordio in A: -

2002-03 ROMA A 0 0 0 0
2003-04 ROMA A 0 0 0 0
2004-05 ROMA A 0 0 0 0
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
2006-07 ROMA A 0 0 0 0
2007-08 ROMA A 0 0 0 0
Ago.2008 CASALE D

(legenda)

Difficilmente poteva chiedere di più all’ultima settimana di settembre il romanista Palumbo, che sabato ha fatto il suo debutto nel campionato primavera e domenica si è presentato al ritiro della nazionale under 19, con cui si sta allenando duramente nella speranza di non finire tra i sei che dovranno tornare a casa per sovrannumero ma tra i diciotto che partiranno per l’Austria per prendere parte al minitorneo organizzato dall’Uefa. Anche se dovesse andare male, tuttavia, non sarebbe certo una bocciatura per il terzino di Pomezia: Francesco Rocca si è sempre affidato ad elementi alti e ben piazzati, e lui ha caratteristiche ben diverse, tanto che nel gruppo lo si riconosce subito, e vedendolo accanto a Okaka si fatica a credere che siano coetanei. Il gap fisico non gli ha però impedito di conquistarsi la fiducia di Francesco Rocca, che lo ha visto all’opera nello stage dell’under 18, meno di un mese fa, ed ha deciso di dargli la possibilità di conquistarsi il posto in una manifestazione in cui si troverebbe contro avversari più vecchi di un anno, peraltro della nazioni più forti d’Europa, Spagna e Inghilterra.

Sotto età Cristian Palumbo ci ha giocato spesso, a partire dalla stagione 2002-03, quando, evento che da allora non si è più verificato, fu aggregato con un anno di anticipo ai Giovanissimi Nazionali, in cui erano titolari molti elementi, da Palermo a Pace, da Maiorani a Lorini, che ha ritrovato quest’anno in primavera. Negli Allievi Coppa Lazio veniva utilizzato spesso come difensore centrale, nei Nazionali, con l’acquisto di Marongiu ed il ritorno di Cafiero dal prestito al Pomezia, ha ricominciato a fare il terzino destro. La sua duttilità gli ha permesso di giocare più di tutti: la prima giornata l’ha fatta come quarto a sinistra in difesa, quando Sandro Baroni ha provato Cafiero come fluidificante di destra è salito a fare il centrocampista laterale, segnando anche il suo unico gol in campionato nel derby con la Lazio.

Tignoso, veloce e resistente alla fatica, in questo avvio di stagione non era ancora riuscito a trovare spazio, chiuso da Fabio Poli, giunto al terzo anno di primavera, e Claudio Cafiero, che pur essendo come lui un ’89 al debutto nella categoria ha mezzi fisici fuori dal comune. Sabato a Pisa mancavano tutti e due, il primo per infortunio, il secondo per una giornata di squalifica rimediata con gli Allievi, e De Rossi lo ha messo in campo dal primo minuto, alla prima convocazione stagionale, contro una squadra che in attacco aveva un suo omonimo ben sopra la trentina, un italotedesco che si è fatto parecchia serie cadetta e persino un assaggio di A, e sulla fascia sinistra un ventiduenne di scuola Palermo, Unniemi, che avrebbe dovuto spingere fino ad arrivare dalle sue parti. Non è andata così, anzi, dopo un primo tempo di studio, vincendo un paio di contrasti decisivi, tra cui quello con il bravo Titone, che aveva appena seminato in dribbling un paio di suoi compagni e stava puntando verso la porta, è stato lui a rendersi pericoloso in attacco, sganciandosi in appoggio alla manovra. E avanzando, di fatto, un’autorevole autocandidatura per rientrare nella squadra dei diciotto anche quando sarà finita l’emergenza in difesa. (Francesco Oddi - 3 ottobre '06)

La carriera in nazionale (figc.it)